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Le Maratone, Femminile e Maschile, delle Olimpiadi di Londra sono state l’esempio, da parte dei Maratoneti Keniany di come non si deve gestire la gara, e dall’altra parte, come invece si necessita di essere prudenti e risparmiare energie per il finale se si vuol vincere la Maratona. Vedi il successo della Maratoneta Ethiope Gelana che vince la Maratona femminile in 2h23’07, dopo che la Keniana Kiplagat cerca nelle fasi centrali della gara di imporre il proprio...
... ritmo alle avversarie cedendo negli ultimi 5km arrivando persino al 20° posto dopo un crollo fisico. Idem per la Maratona maschile dove Stephene Kiprotic Ugandese vince in 2h08’ con una gestione di gara prudente e intelligente, aiutato dall’azione spropositata e troppo in anticipo del Keniano Wilson Kiprotic che conduce un ritmo sotto i 3’00 al km già dopo 15km di gara e passando alla Mezza in 1h03’15, concludendo poi in 2h09’30 perdendo ben 3’00 nella seconda parte di gara.
Questo è l’esempio che a volte nella Maratona non vince il più accreditato, solo chi è più forte, chi ha una condizione migliore, ma anche e soprattutto colui che ha gestito al meglio le proprie riserve energetiche (glicogeno muscolare ed epatico) per tutte le fasi della Maratona. Purtroppo la Maratona non perdona, bastano 5km gestiti a un ritmo più elevato che il consumo energetico si sposta dal metabolismo dei grassi a quello degli zuccheri, con conseguente calo finale e per un top runner significa perdita di una medaglia e della vittoria, per noi amatori purtroppo a volte significa anche non arrivare al traguardo.
- Ritmo di corsa (e quindi alla gara da disputare)
- Al substrato energetico disponibile mediante alimentazione ( carboidrati, grassi, proteine)
- In base alla preparazione atletica svolta (miglioramento della potenza lipidica “consumo grassi” )
Per il maratoneta amatore , ancor di più diventa fondamentale impostare un ritmo maratona ideale prossimo alle proprie potenzialità, in quanto a volte la preparazione non è ottimale, manca un ottimo sviluppo della potenza lipidica, e anche per l’alimentazione si possono commettere errori nel carico dei carboidrati dei giorni precedenti alla gara. E’ da tener presente che più la gara è lunga, più il ritmo si assesta in una condizione aerobica (soglia aerobica) e più il metabolismo energetico intaccherà con maggior percentuale i grassi come substrato energetico, con il supporto degli zuccheri presenti nell’organismo (glicogeno muscolare e fegato). Da ciò si capisce cosa accade a un maratoneta che al 15°km abbia preso la decisione di aumentare il ritmo oltre quello gestibile dal proprio organismo in condizione aerobica , quindi oltre il proprio ritmo maratona che gli permetta un maggior intervento dei grassi. A un momento della gara il suo organismo avrà consumato una buona parte degli zuccheri presenti a livello muscolare e epatico come riserva (glicogeno muscolare e epatico) con una conseguenza doppia:
- Consumato molta riserva degli zuccheri presenti nell’organismo
- Nessuna possibilità di sfruttare i grassi come riserva
Allora come gestire la gara ? Quali errori evitare ? Come migliorare in allenamento?
Come menzionato nella premessa non ci sono scappatoie in Maratona, ogni errore si paga a caro prezzo, quindi si necessita di impostare un ritmo molto regolare e prossimo al proprio ritmo soglia aerobica (ritmo maratona) provato in allenamento. In linea grossolana possiamo affermare di rispettare lo Splite Negative, ove la seconda parte deve essere più veloce della prima parte. Questa gestione può essere di due tipi :
- Gestione di un ritmo 5-10” più lento nei primi 21km e aumento di ritmo nella seconda parte
- Gestione di un ritmo di 3-5” ogni 10km e aumentare ogni frazione da 10 km
Quindi da ciò si evince che gli errori da evitare :
- In gara sono in primis quello di partire a un ritmo veloce rispetto alle vostre possibilità e preparazione svolta, ed abbiamo visto come agire di conseguenza per ottenere un ottimo risultato finale con una gestione regolare e in progressione!
- Prima della Maratona non effettuare un buon carico dei carboidrati, fondamentale dal giovedì alla domenica prima della gara aumentare la quota calorica proveniente dai carboidrati per migliora le scorte di glicogeno. Durante la preparazione provate tutto quello che vorreste mettere in atto poi prima della Maratona per testare alimenti ideali ed eventuale integrazione.
- Durante la preparazione atletica non inserire quelle sedute di allenamento a ritmo maratona che vi permettono di capire e testare il vostro ritmo gara e migliorare la potenza lipidica per un miglior intervento dei grassi come combustibile. Ottimi sono gli allenamenti progressivi a ritmo maratona, allenamenti di variazioni di ritmo sempre a ritmo prossimo a quello di gara, lunghi lenti di durata e a ritmo maratona.
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